Sostenibilità
Vertis nella selezione dei propri investimenti adopera un approccio all’investimento responsabile; i fattori ESG sono quindi integrati nel processo di investimento, permettendo così un’analisi ancora più affidabile sia delle potenziali opportunità, sia degli eventuali rischi
Adeguamento al Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019
Sustainable Finance Disclosure Regulation
(SFDR)
SGR
ART.3: Trasparenza delle politiche in materia di rischio di sostenibilità
Vertis dal 2021 ha avviato un graduale processo di sensibilizzazione alle tematiche ESG.
Vertis presta particolare attenzione al tema della sostenibilità e degli impatti delle proprie attività di investimento. A tal fine, la SGR, nel corso del 2022, ha sottoscritto i Principles for Responsible Investment (PRI) adottati dalle Nazioni Unite e ha integrato la valutazione dei rischi di sostenibilità, come definiti dal Regolamento (UE) 2019/2088, nell’ambito del proprio impianto di governo di rischi, al fine di individuare e gestire quei rischi di sostenibilità che sono suscettibili di creare potenziali impatti per la SGR e per i FIA gestiti.
L’integrazione dei rischi di sostenibilità nelle decisioni di investimento è attuata nei fondi con avvio successivo alla data di applicazione della prima versione della Policy ESG (1° Marzo 2021).
Vertis, inoltre, si è dotata di un Responsabile ESG e si avvale altresì – ove necessario – di consulenti esterni a supporto lungo il processo di investimento.
Il processo di investimento responsabile è supportato dall’utilizzo di un Modello ESG (proprietario) attraverso cui rilevare i rischi/opportunità ESG. Il framework ESG si integra nell’intero processo di investimento nel seguente modo:
Fase di scouting (pre-investimento)
- si effettuano un’esclusione settoriale ed uno screening etico in ottemperanza ai limiti di investimento previsti dai Regolamenti di ogni Fondo.
Fase istruttoria (acquisizione)
- si definisce un’analisi ESG interna condotta attraverso call ed invio di questionari al management della Target, attraverso cui prioritizzare gli indicatori materiali (mappa di doppia materialità), calcolarne le performances, assegnare uno Score ESG (da 0 a 10) che si traduce, a sua volta, in un notch di Rating ESG (A>B>C>D>E), il quale si integra nel modello di valutazione finanziaria;
- si predispone una scheda tecnica ESG allegata al documento Investment Memorandum;
- in caso di approvazione del Comitato Investimenti, si esegue – ove ritenuto necessario – una due diligence ESG, in questo caso, condotta da un advisor esterno.
Fase di monitoraggio (gestione)
- si attua un’attività di engagement con il management delle partecipate, che mira a sensibilizzare sull’attuazione degli Action Plans definiti;
- a tal fine, possono essere applicate delle premialità al management delle partecipate, a seconda che si migliorino o peggiorino le performances ESG.
Fase di exit (disinvestimento)
- si rilevano i risultati ESG conseguiti durante la gestione;
- si predispone una scheda tecnica ESG allegata al documento Exit Memorandum.
MANCATA PRESA IN CONSIDERAZIONE DEGLI EFFETTI NEGATIVI DELLE DECISIONI DI INVESTIMENTO SUI FATTORI DI SOSTENIBILITÀ
ART. 4: Trasparenza degli effetti negativi per la sostenibilità a livello di soggetto
Vertis, ai sensi dell’art. 4, punto 1, lettera b) del Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019, non prende in considerazione i principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità – così come specificati nella Tabella 1 dell’Allegato I del Regolamento Delegato (UE) 2022/1288 della Commissione del 6 aprile 2022 – in quanto si ritiene che l’impianto di indicatori, in quest’ultimo riportati, non sia da considerarsi necessariamente materiale – nella sua totalità – in considerazione della dimensione e delle specificità delle proprie operatività.
ART. 5: Trasparenza delle politiche di remunerazione relativamente all’integrazione dei rischi di sostenibilità
Vertis non è tenuta alla redazione di una politica di remunerazione e incentivazione in quanto gestore sotto-soglia ai sensi della normativa AIFM.